Seo per fotografi: 13 ottimi consigli per ottimizzare la seo Del vostro sito

La Seo per Fotografi si differenzia da un processo di ottimizzazione standard poiché la maggior parte dei contenuti del sito sono fotografie o video e Google non è bravissimo a capire di cosa si tratta a meno che non siamo noi a lasciare le giuste informazioni.
Se quindi desideri capire quali sono gli step necessari per una buona SEO e di conseguenza incrementare le visite sul tuo sito ottenendo nuovi clienti per i tuoi servizi fotografici, bene iniziamo!

Leggendo questo articolo troverai 13 consigli su come sviluppare la struttura del tuo sito web, dalle scelta dell’hosting alle plugin da sceliere, per ottimizzare il posizionamento sui motori di ricerca al fine di acquisire nuovi clienti. Prima di essere un SEO Specialist sono, e continuo ad esserlo, un fotografo specializzato in matrimonio. Capire come valorizzare il mio brand raggiungendo maggiore visibilità sui motori di ricerca è stato il motivo che mi ha spinto allo studio approfondito delle tecniche di Ottimizzazione Per i Motori di Ricerca.

La Search Engine Optimization, più velocemento SEO, è solo una parta delle strategie di marketing per portare maggiore visibilità ai propri siti e quindi nuova clientela.
Il traffico organico di Google è quello che maggiormente mi porta nuovi clienti e nuovi matrimoni, sia a Pescara ma anche fuori regione come Umbria e Toscana e fuori Italia (edit 2020…ottimo quando sei bloccato causa coronavirus).
L’ottimizzazione SEO per la fotografia può essere una disciplina molto tecnica, ma a livello base può essere implementata da tutti, anzi, deve essere implementata da tutti.
Come SEO Specialist ho aiutato e sto aiutando amici e colleghi, fotografi e non, ad ottimizzare i propri siti web per essere visibili nei maggiori motori di ricerca, tra cui spicca distintamente Google.

Naturalmente essendo anche un fotografo ho approfondito le tecniche Seo per il settore della Fotografia, quel che mi interessava maggiormente, usando il mio sito web come cavia. Non correrai quindi rischi seguendo i consigli che troverai qui di seguito. Se sei nuovo nel campo WEB e SEO, o addirittura non sai proprio di ciò di cui sto parlando, bene, iniziamo un piccolo viaggio insiem. Una prima breve parte sarà introduttiva, poi subito pratica.

INIZIAMO CON I VOSTRI PRIMI PASSI PER UNA SEO PER FOTOGRAFI


1. la SEO, cos’è ?

Il processo per un’ottimizzazione SEO comprende un’insieme di tecniche volte all’indicizzazione e posizionamento nei motori di ricerca di siti e pagine web.
Il termine SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, letteralmente Ottimizzazione per i Motori di Ricerca.
Google ha messo a disposizione una presentazione interattiva che illustra in maniera dettagliata come funzionano le ricerche, proprio qui.

L’intento è quello di far salire un determinato sito nella SERP (Search Engine Result Page), ossia la pagina dei risultati che ci restituisce un motore di ricerca, che sia Google, Bing o Yahoo. L’ottimizzazione SEO, nel suo insieme, comprende un’analisi e un lavoro su diversi attributi: il dominio (URL o nome del sito), la struttura del sito (layout), la grafica, i contenuti, le tecnologie di interazione.

La difficoltà sta nella continua competizione con altri siti e nel bilanciare l’ottimizzazione del sito tra le esigenze degli utenti e quelle dei motori di ricerca. Un’ottimizzazione del sito completa naturalmente non prevede di ricevere traffico organico solamente da Google, il maggiore e il più usato , ma anche da Bing, Yahoo!, Biadu, Yandex, Youtube e altre piattaforme.

Quando si fa riferiemnto alla SEO si parla in gran parte di Google poichè il 90% delle ricerche passano attraverso i loro sistemi, Bing viene utilizzato per circa il 4% dei casi, poi c’è Yahoo! con meno del 3% e Baidu con lo 0,55%, principale motore di ricerca in lingua cinese.


2. la serp: Cos’è e come funziona

La SERP, dall’inglese Search Engine Results Pages (pagine dei risultati del motore di ricerca) è in pratica la pagina che ci mostra Google, o un qualsiasi altro mototore di ricerca, dopo avere effettuato una ricerca. Le SERP sono quindi pagine di risultati mostrati dai motori di ricerca all’utente in seguito ad una query (o keyword, parola chiave) effettuata dall’utente stesso.

I risultati che Google ci mostra sono delle liste archiviate nei database di google che vengono classificate in base agli argomenti. Google indicizza ogni sito presente sul web, a meno di indicazioni diverse, e successivamente lo classifica in base a determinati algoritmi che cercano di quantificare e qualificare la rilevanza del nostro sito rispetto alla ricerca eseguita dall’utente. Più il nostro sito viene ritenuto qualificato a rispondere ad una determinata query, più verrà posizionato in alta trà i risultati di ricerca.

Ogni motore di ricerca (Google, Yahoo, Bing, Yandex, Baidu..) mostra una serp differente poiché ognuno ha un proprio algoritmo proprietario che indicizza e valuta i siti in maniera diversa. Quindi se, per esempio su Googlo siete in terza posizione, non vuol dire necessariamente che occuperete la stessa posizione sugli altri motori di ricerca.

La Serp può essere diversa, o meglio personalizzata, anche in base all’utente poiché ogni motore di ricerca memorizza le nostre preferenze di navigazione come, ad esempio, le pagine che abbiamo visitato, le ricerche effettuate o riferimenti geolocalizzati.

In pratica ci sono blocchi sulla barra laterale destra, che possono essere snippet che mostrano informazioni su un personaggio famoso, su un opera, con ricerche correlate (ad esempio shakespeare e le sue opere). Ci sono poi blocchi in alto, i primi risultati sono a pagamento e si arriva lì con la pubblicità su Google Ads, altri invece sono organici e gratuiti, e per arrivarci bisogna ottimizzare il proprio sito web per il posizionamento su google.

Una Serp standard di Google è così composta:

  • 4 risultati per le campagne a pagamento (CPC)
  • 3 risultati sulla mappa Google Map collegati all’account Google My Business
  • 10 risultati per il posizionamento organico
  • 3 risultati per le campagne a pagamento

Il motore di ricerca è un sistema software regolato da un algoritmo, progettato per cercare informazioni sul World Wide Web i cui risultati sono mostrati sotto forma di elenco ordinato.
Facciamo un esempio che mi riguarda da vicino come fotografo matrimonialista qui a Pescara. Ipotizziamo che iniziate a programmare il vostro matrimonio scegliendo i vari fornitori tra cui anche il fotografo. Iniziate quindi una ricerca su google che molto probabilmente sarà “Fotografo per matrimonio a Pescara”. I risultati così ottenuti vengono elencati nella cosiddetta SERP (Search Engine Result Page) secondo un ordine, a partire da quello più pertinente e ottimizzato rispetto alle intenzioni di ricerca dell’utente.

Il motore di ricerca quindi si occupa di reperire e organizzare le informazioni presenti sul web attraverso la creazione di indici personalizzati secondo l’intento di ricerca, le abitudini di navigazione e la geolocalizzazione (local seo) di colui che digita le parole chiave. Capite quindi come fotografi quanto sia importante per voi occupare almeno la prima pagina dei risultati di ricerca per catturare quanti più nuovi clienti possibile.

Pertanto una SEO per Fotografi è un’attività che permette di posizionarti ai primi posti delle pagine dei risultati di ricerca, aumentando la visibilità del tuo brand e rafforzandone la reputazione, facilitando così la generazione di lead e contatti e quindi l’acquisizione di clienti. Puoi comprendere meglio ora perché fare SEO sul proprio sito oppure perché investire nella SEO, sia diventato al giorno d’oggi fondamentale per qualunque azienda o business o libero professionista.


3. Qual’è la differenza tra indicizzazione e posizionamento ?

Quando Google scopre il tuo sito, salva tutte le pagine in un suo database, un indice dell’intero World Wide Web.A questo punto il tuo sito è stato indicizzato da Google. Questo è un primo critico passaggio. Tutti i siti possono e devono essere indicizzati prima di procedere con qualsiasi altro step in ambito SEO. Non puoi posizionare il sito nei primi risultati di Google fino a quando non viene indicizzato. Questo concetto si applica anche alle future modifiche che apporterai, ai nuovi contenuti, come articoli o nuove gallerie di foto.Il modo più facile per controllare se il proprio sito sia stato indicizzato è quello di usare uno degli Operatori di Ricerca Google, Ossia un comando da inserire nel campo di ricerca.

site:tuodominio.com

Semplicemente andate sulla pagina google.it e scrivete nel campo di ricerca “site:tuodominio.com” (senza le virgolette e inserite il vostro dominio)

site:francescofebbo.com


Vi allego qui sotto una veloce video che vi spiega brevemente come funzionano le ricerche di Google. Video in inglese, ma con sottotitoli in Italiano!


4. Come fare una buona SEO per Fotografi

Esistono reali differenze tra una strategia SEO per un sito di fotografia rispetto ad altre tipologie ?
Fare SEO per la fotografia si caratterizza soprattutto per i contenuti del sito, maggiormente fotografia o video. quando un motore di ricerca esamina un sito legge tutti i contenuti testuali e le informazioni che mettiamo a disposizione per capire e cercare di determinare la validità del nostro sito, l’argomento di cui trattiamo. I motori di ricerca capiscono leggono e interpretano il testo sempre in maniera migliore, differentemente le fotografie e i video sono ancora una lacuna, un motore di ricerca non sa “leggere” una foto.
In realtà fare SEO per la Fotografia è molto di più che conoscere delle linee guida. La SEO è studio, ricerca, analisi, ottimizzazione, strategia, applicazione, creazione di contenuti di qualità, che risolvano i dubbi degli utenti e che permettano alle aziende di porsi come riferimento affidabile per le persone che effettuano delle ricerche.

La Seo si base sui contenuti che il nostri sito offre. I motori di ricerca sanno leggere e capire i contenuti testuali del nostro sito. ma in quanto fotografi, gran parte dei nostri contenuti sono fotografie. Essenzialmente qui sta la differenza che contraddistingue una SEO ottimizzata per i fotografi. Di seguito vi scrivo alcuni consigli basilari da seguire, consigli che possono essere utilizzati da chiunque abbia voglia di dedicarci un po’ di tempo.

Non richiedono conoscenze particolari. Inizieremo dalla scelta dell’hosting, delle parole chiave, passiamo per Google My Business e infine daremo uno sguardo all’ottimizzazione foto, comprenderete come ogni passaggio sia importante ai fini SEO, per arrivare sulla prima “maledettissima” e agognata pagina di Google!


5. La miglior piattaforma per il vostro sito di fotografia

Sicuramente ai vostri clienti non importa su quale piattaforma avete sviluppato il vostro sito, così come se usate Sony, Canon, Nikon o Fuji. Di sicuro i motori di ricerca non vi posizioneranno in alto solo per il tipo di piattaforma di contenuti scelta.

Attualmente vi consiglio tre diverse piattaforme per sviluppare il vostro sito.

WordPress è la piattaforma più utilizzata. Sebbene sia gratuita ed opensoruce, necessità l’acquisto di un Dominio, un Hosting e un Tema.
WordPress vi permette un ampio controllo sul vostro sito, ma ne deriva anche la responsabilità della sicurezza e dei backups

Showit5 si base sempre su WordPress, ma implementato su una piattaforma proprietaria.
Un vantaggio immediato è che con Showit nel processo di registrazione otterrete anche un nome dominio, hosting, un visual builder e dei template per comporre liberamente il vostro sito. Qui si parte da 220 euro annui a salire.

Squarespace è il massimo della semplicità. Sarete in grado di avere un sito abbastanza completo nel giro di poche ore. Amche in questo caso non dovete preoccuparvi di registrare separatamente un dominio, scegliere un hosting e seguire i backups.

Tra i tre, WordPress è la mia prima scelta, soprattutto considerando la SEO Occorre lavorarci maggiormente, si impiega più tempo per ultimare il proprio sito, ma avrete una maggiore libertà di scelta su temi, plugin e ottimizzazioni.

Se decidete di andare avanti con WordPress è importante comprendere che non tutti i temi sono uguali, altri sono più ottimizzati, altri meno, stesso discorso fatto anche per gli hosting.

Nel marketplaces tipo Themeforest troverete moltissimi temi “all-in-one” o “multi-purpose”, a prezzi contenuti e day layout attraenti, ma spesso macchinosi a livello di codice che possono allungare i tempi di caricamento del sito. Il costo di un Tema è sui 60 Euro.

Altra soluzione sono i temi serviti da Flothemes e ProPhoto. Qui i costi aumentano di molto, i temi sono sempre sviluppati su wordpress ma con blocchi e sistemi proprietari. In questi casi il costo si riflette anche su una buonissima stesura del codice, aggiornamenti continui e assistenza affidabile. Siamo sui 270 Euro

Un ulteriore soluzione è invece una combinazione dei Page Builder tipo Elementor o Divi abbinati a temi semplici ma leggeri e veloci come Astra. Otterrete una notevole flessibilità in termini di costruzione del sito con qualche “smanettamento” in più. Qui i costi sono molto variabili, siete voi a scegliere come ottimizzare il vostro budget.

Personalmente opto per la seconda o tersa soluzione. Se necessitate di un sito funzionante, ma senza troppe pretese allora potete anche acquistare uno dei tantissimi Temi che trovate su Themeforest.


6. Hosting per il vostro sito!

L’Hosting è parte fondamentale per il ranking. Se decidete di costruire il vostro sito sulla piattaforma wordpress.org avrete la possibilità di scegliere l’hosting che più vi soddisfa.
L’hosting è lo spazio fisico dove risiede il vostro sito, lo potete considerare come il motore del vostro sito internet. Un buon servizio di hosting permette di migliorare l’esperienza utente velocizzando il caricamento, assicurando quindi minori tempi d’attesa.

Google non rilascia una linea guida puntuale di tutti i fattori di ranking per posizionare il vostro sito in prima pagina, ma una delle poche certezze è che la velocità di risposta del sito è un indice importante che influisce nel ranking di Google. E’ buona norma non risparmiare troppo sull’hosting selezionato e considerare questi 5 fattori.

  • Buone performance dal punto di vista hardware
  • Sistema di backup giornaliero
  • Sistemi di anti spam e malware integrato
  • Servizio di protocolli SSL per una navigazione sicura
  • Servizi cdn per velocizzare il sito

Detto questo, la base minima di partenza che suggerisco è Siteground. Lo uso per i clienti che non hanno particolari pretese o che devono rimanere su un budget più limitato . Se vogliamo più velocità possiamo scegliere Cloudways o Kinsta.

Siteground è un buon compromesso tra costi e servizi offerti. Potete selezionare differenti piani, otterrete backup giornalieri, certificati SSL (Https), il servizio CDN integrato di CloudFlare, più account email, pannello ftp e soprattutto uno dei più veloci e migliori servizi di assistenza sul mercato.

Cloudways vi offre un hosting cloud condiviso estremamente veloce, a discapito di alcuni servizi in meno. Non disporrete in maniera automatica di un servizio mail per esempio o un servizio ftp integrato. Queste limitazioni sono comunque facilmente superabili con alcuni add-ons. Per esempio un’account email tramite add-ons su Cloudways costerebbe circa 1$ al mese.

Kinsta è un altro ottimo servizio basato su Google Cloud Platfrom, veloce e performante. Come Cloudways, anche Kinsta si occupa solo dello spazio per il vostro sito, dovrete cercare altrove per i vostri account mail. Assolutamente non rappresenta un problema.

I servizi base di entrambi gli Hosting , Startup per Siteground e DigitalOcean per Cloudways, hanno costi che non si differenziano troppo. base, circa 10,00 € mensili.Ovviamente, se il budget non è un vostro limite, potete sfiziarvi con servizi molto più costosi e di altissime prestazioni. Kinsta parte da circa 27 € mensili.


7. Ottimizzare il tuo sito web per le giuste parole chiave

Ok, ora hai il tuo hosting con il nome dominio da te preferito , francescofebbo.com, nel mio caso. Ora dedichiamoci alla scelta delle migliori keyword tramite un’attenta analisi. Esistono diversi tool, UbersuggestSEOzoom, interamente italiano, altrimenti Ahrefs o Semrush, personalmente uso quest’ultimo. Iniziate con Ubersuggest poichè è gratuito. Tutti questi tre tool vi daranno le migliori informazioni per costruire una buona SEO, non saranno essi stessi a determinare quanto salirete in alto nel ranking, ma piuttosto come userete le informazioni da loro ricavate.

Nel caso di noi fotografi la maggiorparte dei clienti ci cerca usando questa combinazione di keyword “Fotografo matrimonio + località”. Banale ma vero. Stesso discorso per maternità, gravidanza, smash cake e simili. Il mio sito è posizionato per “Fotografo Matrimonio Pescara” più altre località, i ragazzi di Bimbiincorso hanno deciso di puntare su “maternità” e “neonati”. Potete verificare voi stessi cercando la combinazione “fotografo neonati pescara” quale posizione occupano nella serp google.

Qui di seguito vi mostro la SERP, ovvero la pagina dei risutati Google, se effettuate una ricerca per i fotografi che si occupano di Matrimonio nella zona di Pescara. Vediamo anche come “leggere” la SERP. La SERP ha principalmente 4 sezioni.

La prima sezione è per gli annunci a pagamento. E’ un sistema che funziona ad aste. Rispetto alla SEO ha effetti immediati. Occorre programmare una campagna ADS e stabilire il budget. Riassumendo in due righe, più il budget è alto più facilmente apparirete tra i risultati della campagna.

La seconda sezione è quella relativa alla pagina Google My Business. Vi mostra gli studi fotografici più vicini alla vostra posizione. Anche la pagina My Business deve essere impostata correttamente e curata, un po’ come fate per la vostra pagina Facebbok/Instagram professionale. La terza sezione è quella più strettamente legata alla SEO. La quarta sezione che riflette essenzialmente la prima. Sono sempre annunci a pagamento, ma a piè di pagina.

Le parti sono così divise:

  • 4 risultati per le campagne a pagamento
  • 3 risultati My Business
  • 10 risultati per il posizionamento organico
  • 3 risultati per le campagne a pagamento


8. Struttura del sito

Ottimizza la struttura del sito in base alle aree tematiche. Se ti occupi di:

  • fotografia di neonati
  • fotografia di maternità
  • fotografia di famiglia
  • fotografia di matrimonio
  • fotografia di ritratti
  • etcetc

dovresti dedicare una pagina per ogni argomento per avere una struttra ordinata e facilmente leggibile dai motori di ricerca. Dovresti anche ottimizzare una o più parole chiavi per ogni pagina. E’ opportuno che i servizi offerti rispecchino quelli elencati nel vostro My Business.

Devi inoltre assegnare i giusti tag e categorie alle pagine del tuo portfolio sulla base dell’analisi delle parole chiave selezionate precedentemente.


9. Dati Strutturati per definire i propri contenuti

dati strutturati sono informazioni inserite nel codice HTML di una pagina per fornire dati aggiuntivi sui siti e sulle pagine al fine di consentire ai motori di ricerca di comprendere e classificare al meglio il loro contenuto.

Google, BiGoogle, Microsoft, Yahoo e Yandex hanno creato uno schema comune per codificare questi dati, questo vocabolario viene chiamato schema.org.

I dati strutturati mostrano la loro utilità non nella pagina dove sono inseriti, ma nella Serp a seguito di una determinata ricerca. Google li utilizza per abilitare funzionalità e miglioramenti dei risultati di ricerca speciali, i cosidetti Rich Snippet.
Vi faccio un esempio in cui, penso, ci siamo imbattuti tutti.
Cercate su Google una ricetta qualsiasi:

Ecco che Google vi mostra un carosello di risultati multimediali, frutto dell’implementazione di dati strutturati.

Quali sono i vantaggi per la nostra attività di fotografi?
Per molte attività locali i dati strutturati mostrano in maniera chiara ai motori di ricerca il nome nel tuo business, l’indirizzo e contatto telefonico, la cosidetta NAP (Name – Address – Phone), orari di apertura e geo-localizzazione

Nello specifico i dati strutturati che fanno riferimento allo schema Local Business mostrano ai motori di ricerca i seguenti campi.

  • Business Name
  • Address
  • Phone Number
  • Email Address
  • Business Hours
  • Geo-location Information (coordinates and map)
  • Reviews
  • Logo
  • Business Description
  • Social Profile Links via sameAs property.
  • Site Name

Gli utenti WordPress hanno diverse plugin a disposizione per implementare facilmente i dati strutturati. Eccone alcune:

Chiariamo subito che solo i dati strutturati non vi fanno fare un salto nel ranking. Lo dice mamma Google stessa tramite John Mueller

“We don’t use it as a quality factor, so it’s not like we would say that this site has Schema markup, therefore it’s a better site.”
nel video qui di seguito

Quindi perché implementare i dati strutturati ?
Molti elementi indicano che gli utenti siano invogliati a cliccare sui risultati messi in risalto dai dati strutturati. Quindi possiamo racchiudere in questi tre punti il motivo per cui dovreste investirci un po’ del vostro tempo:

  • Per assicurarsi che il contenuto del pagina web arrivi in maniera corretta ai motori di ricerca.
  • Per avere la possibilità di accedere al meraviglioso mondo dei Rich Snippet nella Serp Google
  • Sono utizzati anche nella Voice Search e dagli assistenti personali come Amazon Alexa e Google Assistant.

Provate ad eseguire una ricerca vocale, magari una guida Seo per i fotografi. Vediamo se il risultato può essere di incoraggiamento.


10. Ottimizziamo le foto

Il primo passo è rinominare la foto in modo che abbia un significato per la SEO. Non usate foto che abbiamo solo una sequenza numerica così come escono dalla vostra macchina fotografica.

Per esempio una foto denominata DSC0521.jpeg non ha alcun valore per i motori di ricerca. Al contrario “foto matrimonio Castello di Vicarello.0128.jepg” o “fotografo matrimonio toscana.0158.jpeg” risultano rilevanti quando una sposa cerca un fotografo in una determinata zona o presso una determinata location.

Una volta rinominata la foto occorre anche farle perdere un po’ di peso. Esistono vari software per questo scopo. Provate JPEGmini o Tinypng, fanno il loro dovere.

Altro step è quello di geolocalizzarle! Da questo punto di vista non è ancora ben chiaro se Google apprezzi questa pratica o meno! On line trovate molti servizi che possono fare al caso vostro. Purtroppo non sempre in forma gratuita. Veniamo all’ultimo step, forse il più importante. Se usate WordPress, una volta caricata una foto avrete una schermata tipo questa

Il campo ALT TEXT è fondamentale perché è il valore di cui i motori di ricerca si servono per capire di cosa tratta la foto. E’ bene inserire una breve descrizione della foto e un paio di parole chiave. Compilate anche il campo DESCRIZIONE.

Questi sono gli step per le vostre foto. Dovreste farlo per ogni foto…magari non proprio tutte, ma per la maggior parte si!


11. Velocizza ulteriormente il tuo sito

Con WordPress avete a disposizione una serie di plugin di caching che permettono di aumentare la velocità del vostro sito. Ve ne consiglio 2. Una a pagamento e una gratuita.

WP Rocket
W3 Total Cache

WP Rocket è a pagamento, ha ottime funzionalità, per molti versi la migliore sul mercato, facilmente configurabile. W3 Total Cache è gratuita, svolge alla grande il proprio lavoro, ma dovrete passarci un po’ di tempo per capire le molteplici configurazioni, nulla di impossibile comunque.


12. Ottimizza Google My Business

Google My Business è un altro aspetto fondamentale per le attività che vogliamo posizionarsi sui motori di ricerca e che vogliano legare la propria presenza al territorio.

Le schede di Google My Business sono totalmente gratuite, basta avere un account google per potervi accedere. Devono essere compilate con tutte le informazioni relative all’azienda. Orari di apertura, servizi offerti, sito internet, numeri telefonici, indirizzo fisico etcetc.

My business inoltre vi permette di ricevere le recensioni da parte dei clienti. Se tornate sull’immagine della Serp, nella sezione My Business potete vedere che ad ogni nome dell’azienda vengono abbinate delle stelline che indicano il punteggio medio che vi assegnano i clienti.

Per noi fotografi, ma in realtà per qualsiasi attività, è fondamentale prestare attenzione all’ottimizzazione del profilo Google My Business e fornire a Google più informazioni possibili.
Quindi compila con cura la tua scheda soffermandoti su questi punti:

  • rifletti bene e decidi il nome della tua attività
  • scrivi una descrizione accurata della tua attività
  • scegli la corretta categoria di appartenenza del tuo business
  • carica le foto nella giusta risoluzione aggiungendo un testo descrittivo con informazioni geolocalizzate
  • inserisci gli orari di apertura/chiusura dell’attività commerciale
  • inserisci il corretto indirizzo
  • inserisci il numero di telefono e altri contatti
  • richiedi ai tuoi clienti delle recensioni
  • aggiorna spesso il tuo profilo

Come hai notato alcune voci sono in grossetto poichè sono fondamentali per rinforzare agli occhi dei motori di ricerca l’identità della tua attività.

Il tuo sito web, My Business e le varie citazioni online dovrebbero avere una corrispondenza abbastanza stretta per i dati NAP. NAP è l’acronino di Name, Address e Phone number. E’ importante che il nome della tua azienda sia il quanto più possibile uguale, se non identico, a tutte le citazioni della vostra azienda che si possano trovare online.
Mi spiego meglio.
Se il mio Google My Business riporta il nome “Francesco Febbo Fotografo“, allora anche sue Pagine gialle, squarespace, matrimonio.com, zankyou etcetc deve esserci “Francesco Febbo Fotografo” e non “Francesco Wedding Photographer”, “Francesco Foto”, “Francesco Fotografia”… .

Stesso discorso per numero di telefono, indirizzo, orario di apertura. Una volta che avete completato la scheda My Business usatela sempre come riferimento quando è il momento di inserire i vostri dati in qualsiasi portale.

Anche quando inserite le informazioni per i dati strutturati
online,Utilizza schema.org per aiutare i motori di ricerca a identificare al meglio il tuo business. Questo sito, Schema Markup Generator, ti aiuterà nella creazione del mark up.
Controlla che sul tuo sito, nel web e sul profilo Google My Business, ci sia corrispondenza tra il nome del tuo business, l’indirizzo e il numero di telefono. Rispetta quindi l’ordine del NAP (nome, indirizzo, numero di telefono) e inserisci questi dati sopra il menù di navigazione o nel footer.


13. Local SEO

Nei capitoli precedenti abbiamo visto come ottimizzare le nostre pagine web in ottica SEO, avete capito che occorre lavorare in maniera organica su molteplici fattori per entrare nelle grazie di Google e compagnia. Quanto più il sito è ottimizzato nella sua interezza, tanto più avrete la possibilità di ottenere nuove conversioni.
Ora ci dedichiamo ad una branca della SEO utile per quelle realtà che erogano servizi a diretto contatto con il pubblico, tipo uno studio fotografico, o per le landing Page.
La Local SEO riguarda il posizionamento locale, geolocalizzato di un sito o pagina web sui motori di ricerca.
La Local SEO mira a ottenere visibilità organica in una zona geografica ben circoscritta, tipo “fotografo per matrimonio a Lucca” o “fotografo per matrimonio qui vicino”.

  • hotel
  • B&B
  • farmacie
  • supermercati
  • artigiani
  • ristoranti

Sempre più spesso, infatti, molte persone cercano un prodotto o servizio abbinando le chiavi di ricerca al nome di una città, oppure chiavi generiche che restituiscono risultati locali, principalmente da smartphone.
Quante volte anche a te sarà capitato di cercare: “ristorante Roma” “faracia qui vicino”, “b&b isola di Salina” ?
La Local Search sta ottenendo particolare successo grazie anche alla diffusione capillare degli smartphone e alle ricerche effettuate proprio da questi dispositivi mobili. Secondo questo articolo di Think with Google in USA infatti, le ricerche da cellulare con la chiave “near me” sono duplicate rispetto all’anno precedente.

Google posiziona i risultati locali secondo una combinazioni di tre fattori:

  • Rilevanza
  • Distanza
  • Prominenza

La rilevanza o pertinenza indica quanto una scheda My Business soddisfa quel che l’utente sta cercando.

La distanza indica quanto è distante un risultato di ricerca dalla località utilizzata per la ricerca. Se si cerca una pizzeria a Palermo, i risultati evidenzieranno le pizzerie di Palermo e non di altre città. Se non si usano la parole chiave con l’aggiunta della localizzazione, Google fornisce risultati in base ad altri fattori come l’indirizzo IP o la localizzazione del telefono.

3) La prominenza o importanza indica quanto un business è conosciuto e forte rispetto ad altri.
Google identifica anche l’importanza in base alle informazioni che trova nel web, come link e articoli. Nella guida Google afferma anche che le recensioni e le valutazioni positive influiscono sul posizionamento locale di un’attività. Più recensioni positive si ottengono migliore sarà il risultato.

Non serve più ripeterlo, ma il tuo sito, soprattutto se desideri fare Local SEO deve essere ottimizzato per i dispositivi mobili. L’utente che cerca un servizio e prodotto vuole trovare le informazioni subito. Ad esempio, se sei proprietario di un ristorante rendi subito visibile il numero di telefono, l’indirizzo e i giorni di apertura e chiusura.


14. Ottimizzazione On Page

Ottimizza al meglio il tuo sito web, utilizzando le buone norme di ottimizzazione SEO on page.

  • Usa il nome della città per cui vuoi posizionarti all’interno (se possibile) del title tag, della meta description, degli header tag h1 e eventuali h2, nelle immagini, nel testo e nell’url
  • H1 e Title non devono essere per forza uguali, puoi scriverli in modo differente, ma cerca di usare la keywords
  • lavora in modo ottimale sulla meta description per aumentare il CTR
  • Usa le parole chiave in modo naturale e non forzare troppo eviterai così il keywords stuffing


15. Contenuti SEO per Landing Page e Blog

Alla base di una buona ottimizzazione Local SEO ci sono i contenuti. Crea contenuti di interesse, valorizzando i punti di forza del tuo business. Ottimizza le pagine istituzionali e crea, senza esagerare, landing page ottimizzate per determinate parole chiave che reputi fondamentali per il tuo business.
Non solo, ottieni il massimo dalle potenzialità del blog per scrivere notizie legate alla tua città, come eventi e fiere: attraverso le notizie potresti intercettare potenziali clienti.


16. Mappa nella pagina contatti

Inserisci una mappa dove evidenzi la tua attività.
Per esempio nella pagina contatti potresti inserire una Google Map in modo da facilitare la localizzazione della propria attività.

Qui non vi indico le plugin per inserire, o meglio “embeddare”, una mappa sul proprio sito poiché la maggior parte sono gratuite, valide e facilmente reperibili.
Incontrerete difficoltà in un secondo momento poichè Google richiede un codice API per lasciarvi usare le sue mappe. Questa guida vi spiega come ottenere l’Api.
E’ un punto importante per la tua strategia Local SEO, quindi ti consiglio di perderci un po’ di tempo.

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